12/20/2014 0 Comments La domanda di Nietzsche è: la storia, è utile o dannosa... alla vita?
E la risposta è altrettanto semplice, ma, appunto, inattuale: Certamente la storia può avere una certa utilità: se serve ad alimentare il presente, a vivificare le nostre vite, a energizzare il presente attraverso la memoria di ciò che è stato. Ma per fare questo deve anche sopportare di essere trasformata, trasfigurata, manipolata: deve essere considerata più come un’opera d’arte che come una ricerca obiettiva della verità. Bisogna operare una scelta: non la storia a ogni costo, ma quella particolare prospettiva storica che serve a energizzare un popolo o un singolo individuo. Solo così può essere utile. Non semplicemente come scienza, ma piuttosto come arte. Secondo Nietzsche l’uomo oggi appare misteriosamente isterilito e vuoto. La causa è che la cultura si è staccata dai bisogni reali, non è più legata alla vita, e si è trasformata in “indigeribili pietre del sapere, che rumoreggiano nello stomaco senza generare niente, nemmeno una ricchezza interiore”. Queste pietre del sapere, questi quanti di conoscenza, appena mandati a memoria, devono essere messi da parte, e sostituiti da altri quanti di sapere. E così via all’infinito. Tutto ciò che impariamo, o per meglio dire che ingurgitiamo, non produce nulla nel nostro organismo, non ha conseguenze sulle nostre vite e sulle nostre convinzioni di fondo.
0 Comments
Leave a Reply. |
Tre TitoliUn progetto filmico performativo nelle terre di Giuseppe Di Vittorio attraversando l'evoluzione e la trasformazione della classe bracciantile lungo il Novecento: Archives
February 2015
|