12/31/2014 0 Comments Il 14 Aprile del 1914 una lotta intestina tra i braccianti asserviti al volere di George Millet luogotenente del Conte Larochefoucauld (proprietario terriero di mezzo tavoliere) provoca la morte di un bracciante giunto da Putignano (40 km da Cerignola per lavorare nell'agro cerignolano). È una guerra tra poveri che Di Vittorio non esita a definire responsabilità morale del Millet. I putignanesi vennero assunti per due ragioni: la prima è che a Putignano non vi era la stessa emancipazione dei diritti sul lavoro che potevano vantare i braccianti cerignolani, la seconda è che Millet chiedeva i voti ai braccianti locali e questi ripetutamente si rifiutarono di assecondare tali richieste. Millet quindi decise per l'assunzione di lavoratori non locali e questo comportò una rivolta che all'alba del 19 aprile, nella Masseria Colapatella, culminò con l'aggressione collettiva (armati di zappe e picconi) nei confronti dei lavoratori di Putignano e la morte di uno di essi. L' articolo qui sotto e molti altri di quei giorni descrive nel dettaglio l' episodio. Il giornalista de IL QUOTIDIANO giunto a Putignano incontra alcuni dei contadini aggrediti, queste alcune parole:
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Tre TitoliUn progetto filmico performativo nelle terre di Giuseppe Di Vittorio attraversando l'evoluzione e la trasformazione della classe bracciantile lungo il Novecento: Archives
February 2015
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