Nico Angiuli
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12/19/2014

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Lentamente Tre Titoli diventa un luogo familiare, specie di giorno.
Abbiamo camminato lungo il Boulevard e parlato tra di noi e con gli abitanti, conoscendo Ibrahim, Sandra, Conrad; a loro abbiamo raccontato del progetto filmico e di come questa possa essere un' occasione fuori dalle pressioni del lavoro. 
Tre Titoli ha già vissuto l'euforia della redistribuzione delle terre nei primi anni '50 voluta dal Governo centrale, e questi fabbricati vennero costruiti proprio in funzione di una nuova centralità delle campagne. In questa seconda vita queste strutture ospitano le comunità di nuovi cittadini migranti impegnati nel lavoro agricolo. 

Eravamo in ordine sparso: Andrea Pomicino, medico responsabile di uno degli ospedali mobili di Emergency e d'istanza nel foggiano; Anna Santomauro e Andrea Vara per Vessel; Luigi Coppola artista che ha voluto ragionare sulle possibilità di sviluppo di questo territorio a partire dall' esperienza del Parco Dei Frutti Minori di Castiglione D'otranto; Anila Shehaj e io stesso per il gruppo LZSP di cui faccio parte e Giuseppe Savino che si occupa di progetti legati al mondo dell'agricoltura sociale.

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Qui sotto un cinegiornale del 1954 descrive lo sviluppo delle borgate e dell' uso previsto per queste strutture 


LE CASE! LE CASE! 

Paap ( il presidente dell' Associazione Ghetto Out) e Andrea ( Il Medico Emergency responsabile di uno dei due ambulatori che fanno assistenza nel foggiano) mi aiutano, tra le altre cose, schiarire i rapporti tra le case della riforma agraria e i migranti. Quelle case che furono costruite e distribuite ai braccianti cerignolani negli anni '50 oggi sono abitate a Tre Titoli dai migranti. 

Sono case occupate in alcuni casi, date in fitto dai proprietari ai migranti che pagano per viverci all'interno ( ma come si può accettare soldi per una casa che non ha acqua luce e riscaldamento?), case col tetto sfondato (per mano dei proprietari per non pagare l'IMU) e case dove i migranti, fatti sloggiare dai proprietari assieme alle forze dell'ordine, vivono attorno al perimetro circostante. 
Le cose cambiano con le stagioni e d'estate le tende da campeggio circondano come corone abitate tutte le case.

Le case tutte le case di Tre Titoli sono numerate a spray, 1 2 3 e così via e questa numerazione viene usata per indicare dove vivono gli abitanti. 
A Tre Titoli vi è anche un sindaco, ora non so bene ancora chi sia qualcuno lo chiama Mario e qualcuno Alessandro, di sicuro una persona che vive a Tre Titoli da 12-13 anni e che viene dall' Africa. 
Qualcuno a Tre Titoli coltiva un' orto privato.
Mi serve trovare una mappa di Tre Titoli e capire meglio l'origine di questo nome.
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    Tre Titoli

    Un progetto filmico performativo nelle terre di Giuseppe Di Vittorio attraversando l'evoluzione e la trasformazione della classe bracciantile lungo il Novecento:
    dai cafoni ai lavoratori africani, cercando le ragioni che producono oggi nuove vittime e nuovi carnefici. 
    Un progetto possibile grazie al Premio "Arte, Patrimonio, Diritti Umani 2014" di Connecting Cultures.

    Leggi qui il comunicato stampa

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